IL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI E LA MAGIA DELL'ACQUA




Esteso per circa 240 ettari, il Parco degli Acquedotti fa parte del Parco regionale dell'Appia Antica, luogo estremamente vissuto dai romani che tra una corsa, un picnic, e una passeggiata in bicicletta, vengono allietati dalla vista dei numerosi acquedotti che lo attraversano; tra visibili ed invisibili, moderni ed antichi, la zona del parco è attraversata da ben otto acquedotti!


Tratto dell' Anio Vetus noto come Ponte della Mola, presso Olevano Romano

Tra gli acquedotti oggi invisibili ricordiamo, il più antico di tutti, l'acquedotto Anio Vetus, costruito da Manio Curio Dentato e Fulvio Flacco tra il 272 ed il 269 a.C. con il bottino della battaglia vittoriosa contro Pirro a Taranto; il condotto captava l'acqua dalla zona tra Vicovaro e Mandela e si estendeva fino all'Esquilino.






Solo al Parco degli Acquedotti è possibile vedere tre condotti uno sopra l'altro (eh, questi Romani, quando potevamo risparmiare risparmiavano ma costruendo bene). Qui vedete il sistema dei tre condotti (ahimè, il tempo passa e logora, quindi il terzo non si vede più). Guardate il primo dei due condotti. Lo vedete? Parlo del condotto fatto in tufo di coloro scuro, posto sopra gli archi. Ecco, quest'acquedotto ha un nome che può sembrare spaventoso: Aqua Marcia. Non vi preoccupate, perché nonostante il nome era un'acqua molto buona, tant'è che l'imperatore Caracalla si servì di quest'acqua per l'apertura di un suo canale, la cosiddetta Aqua Antoniniana, che serviva a portare acqua alle sue spettacolari terme. Ma allora cosa vuol dire “marcia”? Si tratta semplicemente di un rimando a colui che fece costruire il condotto tra il 144 ed il 140 a.C., il pretore urbano Quinto Marcio Re. Sopra di essa si adagia l'Aqua Tepula, il cui nome significa “tiepida”. La temperatura dell'acqua si aggirava intorno ai 16-17° e non era molto buona. Non avendo nemmeno un grossa portata d'acqua, quest'acquedotto aveva un canale più stretto di quello della Marcia, ma ha anche lui la sua storia interessante; venne infatti costruito dai censori Gneo Servilio Cepione e Lucio Cassio Longino nel 125 a.C. e prendeva l'acqua nelle sorgenti oggi note come Pantanella e Preziosa poste tra i comuni di Grottaferrata e Marino. Sopra vi passava l'Aqua Iulia, costruita nel 33 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa e dedicata all'imperatore Augusto, facente parte della Gens Iulia, di cui oggi non si vede più niente. 





Se voi guardate con attenzione, sulla sinistra, dove vi è la scaletta, vedete un condotto moderno che taglia le arcate antiche; si tratta dell'Acqua Felice, costruita da Papa Sisto V Peretti (1585-1590) per alimentare la zona del Quirinale e la grande villa di famiglia, la Villa Montalto-Peretti sull'Esquilino oggi non più esistente. Tale acquedotto aveva la sua mostra terminale nella grande Fontana del Mosè, che voi vedete nella foto qui sotto, eretta da Giovanni e Domenico Fontana tra il 1585 ed il 1589 all'incrocio tra le attuali Via XX Settembre e Via Vittorio Emanuele Orlando.





Camminando tra viali alberati e casali antichi come il Casale di Roma Vecchia, un casale del XIII secolo di proprietà Torlonia usato spesso come set per fiction televisive.





Non lontano si ammira la possente maestà delle arcate degli acquedotti Claudio ed Anio Novus. Iniziati dall'imperatore Caligola tra il 37 ed il 38 d.C. e terminati da Claudio nel 52 d.C., camminando presso le loro spettacolari arcate che arrivano fino a 27 mt di altezza parleremo della straordinaria tecnica idraulica romana, che ancor'oggi lascia a bocca aperta per la modernità, per le leggi, per l'importanza della “cura aquarum”; un mondo affascinante e strabilitante allo stesso tempo.



Articolo di Marco Rossistorico dell'arte e guida turistica abilitata che collabora con 

Per sapere quando si terrà la prossima visita guidata al Parco degli Acquedotti   
Per ​sapere quali altre visite guidate abbiamo organizzato questo mese 

acquedotto Claudio

Mostra dell'acqua Felice - Esquilino
mostra dell'acqua Felice - via XX Settembre

Fosso dell'acqua Mariana
Acquedotto Felice




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