Ponte Nomentano - Montesacro |
Noi di Roma e Lazio per te NON vi lasciamo soli!!
Andrà tutto bene... siamo sicuri che andrà tutto bene. Per far sì che ciò avvenga, dobbiamo curarci gli uni degli altri, rispettando le regole della Fase 2.
Nell'attesa che le nostre visite possano ripartire, abbiamo pensato di proporvi dei tour virtuali. Oggi andremo alla scoperta di un quartiere di “Roma Nord”, poco conosciuto ma ricco di storia: Montesacro.
DUE PASSI PER MONTESACRO
articolo di Marco Rossi (con la collaborazione di Valeria Scuderi).
Il quartiere nasce nel 1919 come “Città Giardino Aniene”, rispondendo ad una tipologia di quartiere satellite posto alla periferia della città, con nuclei abitativi cinti da orti e giardini, molto in voga nella Roma d'inizio Novecento (basti pensare alla Garbatella), che prese ispirazione dalle “garden-cities” inglesi, concepite da Ebenezer Howard nella seconda metà del XIX secolo con lo scopo di creare delle abitazioni confortevoli per gli operai, nei pressi dei poli industriali dove prestavano servizio, e contemporaneamente limitare la congestione, imbruttimento e degrado delle periferie delle città, già molto evidente nell'Ottocento.
articolo di Marco Rossi (con la collaborazione di Valeria Scuderi).
Il quartiere nasce nel 1919 come “Città Giardino Aniene”, rispondendo ad una tipologia di quartiere satellite posto alla periferia della città, con nuclei abitativi cinti da orti e giardini, molto in voga nella Roma d'inizio Novecento (basti pensare alla Garbatella), che prese ispirazione dalle “garden-cities” inglesi, concepite da Ebenezer Howard nella seconda metà del XIX secolo con lo scopo di creare delle abitazioni confortevoli per gli operai, nei pressi dei poli industriali dove prestavano servizio, e contemporaneamente limitare la congestione, imbruttimento e degrado delle periferie delle città, già molto evidente nell'Ottocento.
La Città Giardino Aniene venne concepita come una piccola cittadella autonoma, con i propri servizi amministrativi, sociali e ricreativi, negozi ed un centro sportivo rimasto incompiuto.
Il cuore pulsante del quartiere è ancora oggi Piazza Sempione, dove affaccia la grande chiesa dedicata ai Santi Angeli Custodi, capolavoro del cosiddetto “barocchetto romano”, progettata da Gustavo Giovannoni, le cui forme teatrali e fastose rimandano alle linee sensuali del genio del Barocco romano, Francesco Borromini.
Abside della chiesa dei Santi Angeli Custodi - Montesacro |
Come mai oggi si chiama Montesacro??
Andiamo a scoprirlo insieme.
A pochi passi da Piazza Sempione, si trova una collina di circa 50 metri oggi trasformata in un parco pubblico, la cui storia è assai affascinante.
La collina sorge in una posizione considerata anticamente prodigiosa perché affacciata dove il fiume Aniene confluisce nel Tevere. Luogo eletto come “Sacer Mons” dai sacerdoti dell’antica Roma che venivano qui per osservare il volo degli uccelli ed effettuare dei vaticini, divenne teatro dei primi scioperi della storia dell’umanità. Nel 494 a.C. e nel 448 a.C. qui si riunirono i plebei in sciopero contro il patriziato romano. La prima serrata rientrò grazie a Menenio Agrippa ed al suo famoso “apologo dello stomaco e delle membra” rivolto ai plebei, mentre la seconda portò all’istituzione del “concillum plebis” un’assemblea preposta all’elezione dei tribuni della plebe e degli edili plebei. Per ricordare l’evento fu edificata una grande Ara a Iuppiter Territor che accrebbe l'aura di sacralità del luogo, che sarà poi scelto nel 1805 da Simón Bolívar, il grade liberatore dell'America Latina, che fece proprio qui, sulla sommità di questa collina, il suo giuramento di liberazione.
La collina sorge in una posizione considerata anticamente prodigiosa perché affacciata dove il fiume Aniene confluisce nel Tevere. Luogo eletto come “Sacer Mons” dai sacerdoti dell’antica Roma che venivano qui per osservare il volo degli uccelli ed effettuare dei vaticini, divenne teatro dei primi scioperi della storia dell’umanità. Nel 494 a.C. e nel 448 a.C. qui si riunirono i plebei in sciopero contro il patriziato romano. La prima serrata rientrò grazie a Menenio Agrippa ed al suo famoso “apologo dello stomaco e delle membra” rivolto ai plebei, mentre la seconda portò all’istituzione del “concillum plebis” un’assemblea preposta all’elezione dei tribuni della plebe e degli edili plebei. Per ricordare l’evento fu edificata una grande Ara a Iuppiter Territor che accrebbe l'aura di sacralità del luogo, che sarà poi scelto nel 1805 da Simón Bolívar, il grade liberatore dell'America Latina, che fece proprio qui, sulla sommità di questa collina, il suo giuramento di liberazione.
Ultima sorpresa che incontreremo in questo tour virtuale è uno dei ponti più antichi di Roma, il Ponte Nomentano. Costruito tra il II ed il I secolo a.C. e restaurato da grandi papi come Sisto IV Della Rovere ed Innocenzo X Pamphilj, il ponte racconta una storia millenaria. Qui avvenne il primo incontro tra Leone III e l'imperatore Carlo Magno, venuto a Roma nell'anno 800 per farsi incoronare Imperatore del Sacro Romano Impero.
Montesacro, un quartiere ricco di storia, di aneddoti e personaggi che lo hanno vissuto, come il grande Rino Gaetano, che vi divertirete a scoprire con noi con il ciclo di visite “Roma da vivere”, che vede protagonisti tanti bei quartieri di Roma ricchi di storia come la Garbatella, Coppedè, Testaccio, San Saba ed altri.
Torneremo tutti il prima possibile ad ammirare le nostre bellezze.
Per ora dobbiamo sempre ricordarci #Staysafe.
e infine:
La visita guidata di Montesacrofa parte del ciclo Roma da Vivere
che ci porterà alla scoperta di quartieri "vissuti", non più solo dormitori, ma cuore vero e pulsante della nostra città.
FANNO PARTE DI QUESTO CICLO:
- La Garbatella, viaggio alla scoperta di uno dei quartieri più caratteristici di Roma
- San Saba: lì dove la vita è ancora a misura d’uomo
- “Big City Life” I murales di Tor Marancia un progetto corale di arte urbana partecipata- S. Lorenzo: non solo movida ma tanta storia e sorprese
E tante altre visite di cui potete leggere CLICCANDO QUI
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