Questo non è solo un simbolo per ricordare a te stesso di mantenere la tua vita in ordine, ma è anche un modo pratico per porre una pietra angolare, geometricamente accurata, alle tue fondamenta ed è esattamente ciò che fa un buon Massone.
L’aquila a due teste
L’Arca dell’Alleanza
Il numero sette
Nelle Logge massoniche il numero sette è importante perché rappresenta il completamento. La creazione ha avuto luogo in sette giorni. Ci sono sette colori nell’arcobaleno. Sette note in una scala musicale. Sette giorni in una settimana. Per creare e lavorare in una Loggia sono necessari sette Fratelli.
La squadra ed il compasso sono i simboli massonici più riconoscibili. Ogni simbolo ha il suo significato distinto:
Insieme simboleggiano l’importanza di esplorare e dominare le proprie passioni.
Il covone di grano
Ai tempi di Re Salomone, ai quali la leggenda fa risalire l’origine della massoneria, il grano era il corrispettivo delle tasse. Oggi rappresenta la generosità e lo spirito caritatevole che deve animare gli affiliati alle logge massoniche.
Stella Fiammeggiante
Il Sigillo di Salomone
è un simbolo molto antico, reso noto a partire dal medioevo, quando assunse i caratteri di talismano.
Il simbolo della Stella a Sei Punte non è privo di valenze archetipiche, dato che si ritrova in aree culturali diversissime. I due triangoli intrecciati, per quanto iconograficamente abbinati all’ebraismo (Stella di David), figurano pure nel patrimonio simbolico dell’Islam, nel quale hanno assunto valenze terapeutico-magiche e alchemiche.
Il Triangolo con il vertice verso il basso rappresenta i due elementi pesanti, Acqua e Terra, il cui principio corporeo li fa tendere verso il basso, mentre il Triangolo con il vertice in alto rappresenta i due elementi leggeri e spirituali, Aria e Fuoco. Con l’incrocio dei due triangoli si forma un esagono centrale che rappresenta il cuore dell’uomo stabile in un equilibrio al centro del movimento spirituale e del movimento corporeo che permette di raggiungere la saggezza e la forza interiore. Inoltre quando è presente un punto all’interno dell’esagono centrale, simboleggia l’unione di tutti gli elementi esistenti.
Nodo di Salomone.
Esso simboleggia l’unione profonda dell’Uomo con la sfera del divino.
Il Nodo di Salomone, può, in un certo qual modo ricollegarsi ad altri simboli, come la Svastica ruota cruciforme che simboleggia il dinamismo cosmico, la spirale detta anche evoluzione ciclica, i fiori, la croce, stella a sei punte detto anche Sigillo di Salomone, che vogliono alludere all’unione della Terra al Cielo, al circolo del tempo ciclico e non lineare.
Osservando il ciclo della Luna e del Sole, il giorno e la notte, le stagioni, la natura e il ciclo di vita. L’uomo ha sempre raffigurato questa successione circolare di eventi come la nascita, la crescita, l’evoluzione e la morte, per poi riprendere il ciclo.
La croce e il nodo nel loro significato di salvezza e unione tra mondo terrestre (piano orizzontale) e celeste (verticale).
Il Cavo da Traino - Nodo di Salomone
Il Cavo da traino, che spesso viene messo intorno al collo dei nuovi adepti durante il loro rito di iniziazione, è un simbolo massonico che rappresenta la promessa di aiuto reciproco tra i vari confratelli, che si sentono legati fra loro.
Uroboros
Nella trattazione classica questo simbolo rappresenta l’eterna ciclicità delle cose tutte, che hanno inizio da una fine precedente, e una fine che genera un nuovo inizio. Comprendiamo come tale prospettiva possa essere rivolta sia verso espressioni sociali quali il corso di una civiltà, oppure a rappresentazione della teoria dei cicli cosmici o del giubileo sephirotico, ma anche in una visione microcosmica legata ai cicli interiori dell’uomo. Non possiamo notare che questa ricchezza interpretativa deriva dall’antichità del simbolo stesso, che nel corso dei millenni ha svolto funzione di arca, raccogliendo valore e significato dalle diverse tradizioni che lo hanno tramandato, fino ai nostri giorni.
L’Alveare e le api
L’alveare rappresenta la necessità per i massoni di lavorare insieme per migliorare la società, esattamente come fanno le api laboriose.
La Massoneria moderna, nascita e miti fondativi
Ripercorriamo i momenti fondativi e le tradizioni storiche della Loggia dei Liberi Muratori. Per ricostruire le vicende della Massoneria moderna, non si può non fare riferimento alla data del 24 giugno 1717, giorno della festività di San Giovanni Battista, quando quattro logge di Londra si riuniscono sotto la presidenza di Christopher Wren e mettono a punto l’unificazione di un’unica organizzazione, la Gran Loggia di Londra, alla cui gran maestranza viene posto Antony Sayer.
Non solo il solstizio d’estate. Il 24 giugno, giorno in cui il sole, dopo aver raggiunto lo zenit, ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud dell’orizzonte, la Massoneria celebra la propria nascita avvenuta in questa data a Londra nel 1717 e al tempo stesso festeggia San Giovanni Battista, protettore delle corporazioni medievali dalle quali trae origine. Figura speculare a quella di San Giovanni Evangelista, che conclude il Solstizio d’Inverno.
Il simbolo del fuoco che illumina il lavoro degli uomini
Il Battista nasce da una famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea. Il Vangelo di Luca racconta che l’angelo Gabriele apparve a suo padre Zaccaria annunciandogli la nascita di un figlio che sarebbe stato “ripieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre” (l, 16) e sarebbe andato “come precursore, con lo spirito e la potenza di Elia” (I, 17).
Il simbolo del gallo che annuncia la luce
Nel simbolismo liberomuratorio medievale il Battista è anche collegato al gallo e le interpretazioni sono molteplici. Come il gallo canta all’alba, dopo una notte di tenebre, per annunciare che la luce sta arrivando, il Battista predicava nel deserto l’approssimarsi della vera Luce. Il gallo compare anche tra gli elementi alchemici successivamente introdotti nella fase di transizione dalla liberamuratoria operativa alla massoneria speculativa anche se apparentemente con un significato diverso e non a caso lo ritroviamo riprodotto nella “camera di riflessione”, che è il luogo dove il recipiendario inizia il rito d’iniziazione e nel quale, dopo aver stilato il suo testamento e superato tutte le prove, si ritrova bendato e quindi al buio in attesa di ricevere la luce.
Le porte del cielo e Giano bifronte
Il Cristianesimo ha sovrapposto i due momenti solstiziali con la figura di San Giovanni (Battista il 24 giugno, Evangelista il 27 dicembre), nome il cui l suono ricorda Giano, il dio che si riteneva abitasse sul colle del Gianicolo, poi chiamato Montoro, in cui si coglie il riferimento all’oro della luce e del sole.
L'associazione culturale Roma e Lazio x te
organizza visite guidate a Roma, e spesso durante le nostre visite capita di dover spiegare simbologia nascosta fra le pietre di piazze, palazzi e chiese che rendono la nostra città unica ed eterna.
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