Ville, Parchi e Giardini: Il cuore "verde" di Roma - tour virtuale by Cristiana Berto e Valeria Scuderi


Casino Algardi detto del "Bel Respiro" - Villa Pamphilj

Attendendo la fine della Fase 2, e pregustando l’opportunità di poter tornare a passeggiare e godere delle bellezze della nostra città, l’associazione Roma e Lazio x te, propone una passeggiata virtuale nel cuore verde di Roma, per andare alla scoperta di ville nobiliari, parchi archeologici, e giardini segreti, che meritano per la loro storia e bellezza di essere conosciuti oltre che vissuti.

Il verde occupa il 67% dell’attuale superficie di Roma, percentuale che la posiziona al 10° posto fra le città più verdi al mondo. La capitale deve questo suo primato soprattutto ai parchi archeologici e le tante ville “blasonate” appartenute a famiglie nobiliari e al papato, costruite tra il XV e XVIII secolo tutt'intorno al centro storico della città, cinte da parchi lussureggianti e boschi per la caccia, arricchite da giardini segreti, laghetti, cascate, fontane e giochi d’acqua, ma anche terrazze panoramiche che propongono scorci mozzafiato e suggestivi tramonti, che solo Roma sa regalarci con il rosso del cielo, il verde dei prati, e l’argento dell’acqua, elemento onnipresente del panorama romano.

Questo itinerario virtuale vi porterà alla scoperta di tre di essi, il grande parco pubblico della passeggiata del Gianicolo, il parco di Villa Pamphilj a Monte Verde, e il parco Regionale dell'Appia antica.

Terrazza panoramica del Gianicolo

Il Gianicolo, colle dedicato al dio dei boschi Giano, divinità bifronte, che secondo la religione romana, regnava su ogni luogo di passaggio ed accesso alla città, la parola latina "ianus" significa infatti porta, che dall'alto domina la riva destra del Tevere e la sottostante Trastevere
Sul colle, dopo l’unità d’Italia è stata creata la passeggiata pubblica dedicata alla memoria dei garibaldini, i cui busti sono collocati lungo i suoi viali, un grande parco pubblico una sorta di memoriale del Risorgimento. Nel luogo ove oggi ammiriamo la statua equestre di Garibaldi, era il Casino a Monte di Villa Corsini, trasformato nel 1886 in Torretta Osservatorio munita di Cannocchiale Monile, demolita 9 anni più tardi (1895) per far posto al monumento di Garibaldi, opera del Fiorentino, Emilio Gallori​.

In estate, il Gianicolo è sicuramente fra i luoghi più freschi e piacevoli, dove poter passeggiare, ricordando le gesta eroiche di uomini, donne e ragazzi che parteciparono alla difesa della Repubblica Romana del 1849, guidati da Garibaldi, sua moglie Anita, Ciceruacchio, il giovanissimo Righetto, e dai bersaglieri di Luciano Manara e Alessandro la Marmora. La difesa del Gianicolo fu certamente fra i più commoventi ed entusiasmanti di tutti gli episodi della storia del Risorgimento italiano.



Il Gianicolo propone una serie di terrazze da cui poter ammirare i tetti di Roma, e assistere allo sparo del cannone che ogni giorno spara un colpo a salve alle dodici in punto, dando il via a tutte le campane delle chiese di Roma, così che possono suonare all'unisono il mezzogiorno. Un’esperienza da provare per entrare a pieno nella storia di Roma, e che ci rimanda a quando nel 1847 papa Pio IX, stanco dell’abitudine dei romani di arrivare sempre tardi agli appuntamenti, decise di mettere ordine fra i loro orologi, stabilendo per tutti un mezzogiorno univoco.

La passeggiata continua seguendo la strada che scende con alcuni tornanti, fino a raggiungere il faro e subito dopo l’anfiteatro della Quercia del Tasso che ci ricorda che il colle era particolarmente amato dal poeta che qui è sepolto, e la sua tomba nella chiesa di Sant'Onofrio continua ad essere meta di artisti, letterati e poeti di ogni dove, che qui sostarono per omaggiare la sua memoria, e per essere da lui ispirati. 

Mentre sul lato opposto del colle possiamo ammirare la chiesa di San Pietro in Montorio con il tempietto del Bramante, ma soprattutto il maestoso Fontanone dell’acqua Paola, che con il blu delle sue acque sa donare fresco anche nelle sere più calde dell'estate romana.

Fontana dell'Acqua Paola


Da Porta San Pancrazio, superati i ruderi del Vascello, enigmatico edificio legato alla massoneria, e al ricordo della sua particolare “Architettrice” Plautilla Bricci, raggiungiamo l’ingresso di Villa Doria-Pamphilj, nata nella prima metà del XVII secolo nei possedimenti terrieri della famiglia di papa Innocenzo X, è attualmente sede di rappresentanza durante le visite di Capi di Stati e di Governo stranieri.

La Villa soprannominata del “Bel Respiro” in virtù della sua ricchezza vegetazionale,​ ​inizialmente concepita come rustica residenza di campagna, man mano si trasformò in una sfarzosa villa nobiliare circondata da un parco, che per dimensioni è il più grande di Roma.


Il Vascello

Autori della villa e del casino del Bel Respiro furono gli architetti Algardi e Grimaldi, mentre autore dei magnifici giardini, fu il botanico Aldini. La notorietà della Villa Pamphili non è soltanto nella sua bellezza naturalistica ma anche nelle strutture architettoniche erette all’interno del parco, come la cappella gotica che grazie al suo prospetto ricoperto di tessere musive dorate riflette la luce del sole specialmente nelle ore del tramonto. Altrettanto affascinanti sono i resti di un colombario romano e le arcate dell'acquedotto Traiano/Paolo, che raggiungono e si congiungono alla linea delle mura Gianicolensi.

La visita seppur disegnata per far emergere il ruolo che Roma ha svolto nella continua evoluzione dell'arte topiaria, non può tralasciare la narrazione di fatti storici e leggende legati alla figura dell'enigmatica Donna Olimpia Maidalchini, cognata e forse amante di papa Innocenzo X, soprannominata dal popolo romano la "Papessa Pimpaccia", ispirandosi ad una commedia la cui protagonista Pimpa, era avida e arrivista quanto Olimpia, odiata dal popolo per aver persuaso il papa ad aumentare le tasse, imponendole anche sul pane. Si vociferava che fosse la tenutaria di un giro di prostitute in Vaticano, ma la leggenda più nota è che dopo la morte del papa avvenuta il 7 gennaio 1655, fosse fuggita dalla residenza papale di piazza Navona, su di un carro infuocato, su cui aveva caricato delle casse piene d'oro e gioielli, per dirigersi a tutta velocità verso la tenuta di Monte Verde, ma giunta a via Tiradiavoli, fu inghiottita in una voragine che portava all'inferno. In realtà dopo la morte del papa, privata dei suoi poteri, la donna si ritirò a Viterbo, dove visse una vita morigerata, prima di morire di peste nel 1657. La figura di donna Olimpia è stata di recente rivalutata, gli storici hanno messo in evidenza come le sue brillanti doti di imprenditrice intraprendente l'avessero resa vittima di misoginia, in un secolo in cui le donne intelligenti e di potere fossero "ancora" considerate creature diaboliche e inaffidabili.

Arcate dell'acquedotto Traiano - Paolo

Ad arricchire il polmone verde della città, oltre alle ville nobiliari, sono i parchi archeologici del Colle Oppio, affacciato verso il Colosseo, famoso per nascondere nei suoi sotterranei i resti della Domus Aurea neroniana, oltre ai ruderi delle Terme di Tito e quelle di Traiano, e il Parco Regionale dell’Appia Antica, che con la sua superficie di circa 3.300 ettari è fra i più grandi d’Europa. La loro caratteristica principale è quella di offrire al visitatore un paesaggio unico, dove le possenti vestigia del passato appaiono romanticamente incorniciate da prati fioriti di margherite, papaveri ed erbe selvatiche, e le verdi chiome di alberi e piante secolari, che donano generosamente fresco ed ombra anche nei torridi mesi estivi.

Il parco dell’Appia Antica con i suoi 23 secoli di storia, include nella sua estesa superficie, oltre ad un tratto “semi” pedonale lastricato di basoli in selce che raggiunge i comuni di Ciampino e Marino, una serie di tombe, sepolcreti e Mausolei romani, che insieme con le Catacombe Cristiane, ne sanciscono la fama.

Il Parco degli Acquedotti


Fanno parte del parco regionale dell’Appia antica anche le aree archeologiche della Villa dei Quintili, e del parco degli Acquedotti, luoghi unici al mondo per fascino e bellezza, spesso poco conosciuti al grande pubblico e di grande impatto emotivo, come le Tombe affrescate della via Latina databili dall’età repubblicana fino all’alto medioevo, disposte su più piani, presentano una camera sepolcrale sotterranea decorata con stucchi marmorei ben conservati ed affreschi di grande pregio. I resti di una basilica paleocristiana eretta da Demetriade della famiglia degli Anicii, in un settore della loro villa contribuisce all’incanto di quest’area. Ed infine, la valle della Caffarella ricca di storia e mitologia, preserva i resti del ninfeo della Fonte Egeria, la cui acqua leggermente frizzante, è ancora oggi particolarmente apprezzata per le sue proprietà terapeutiche legate a guarigioni, considerate miracolose, e per questo soprannominata “Santa”. A consolidarne la fama, contribuì papa Alessandro VII, guarito dalla calcolosi bevendo ogni giorno dalla fonte.

Siamo riusciti ad incuriosirvi? 
Allora unitevi a noi, non appena sarà possibile, faremo insieme tante passeggiate, che avrete solo l’imbarazzo della scelta.
Noi vi aspettiamo, voi non mancate!

Per approfondire le tematiche qui accennate, vi invitiamo ad unirvi a noi, non appena sarà possibile, ad uno dei tanti tour da noi proposti che attraversano​ i parchi di Roma​, tra cui ricordiamo il tour​ dedicato alla scoperta del "​Parco degli Acquedotti" . Il tour ​del "​Gianicolo"; o quello dedicato a "​Villa Pamphilj"; ed ancora il "​I Segreti della Via Appia"; o la ​passeggiata fra i "Giardini Segreti di Roma".

Via Appia: La Regina Viarum


Tombe affrescate della Via Latina


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