Santa Passera, la chiesa che ispirò “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolin

Gli Uccellini di Santa Passera 

Seminascosta tra gli affollati condomini della nuova periferia, lì dove un tempo erano i prati della Magliana, è la chiesetta di Santa Passera, sopravvissuta miracolosamente alle ingiurie del tempo, accoglie il visitatore avvolgendolo in un’atmosfera medievale.
 
L’ambiente agreste dei prati, e il nome “equivoco” della piccola chiesa seppero ispirare a Pasolini “Uccellacci e Uccellini”, favola allegorica, prodotta nel 1966, in cui il poeta fotografò abilmente il divario creatosi tra gli spazi aperti della campagna e quelli chiusi dell’edilizia abusiva delle borgate romane che la incorniciano sullo sfondo.
 
Pasolini, descrive e sente la periferia come una  “contrada umana stordita d’animale festa”, abitata da persone allegre e vibranti di vita, come i due protagonisti magistralmente interpretati da un anziano Totò, mostro sacro della cinematografia italiana, e dal dilettante Ninetto Davoli, che insieme seppero rappresentare i caratteri tipici di chi nasce e vive in borgata: stravaganza, umanità, leggerezza e brutalità.
 
Il regista riguardando la pellicola disse: “Ebbi la gioia e il compenso di dirigere Totò e Ninetto: uno stradivario e uno zuffoletto… ma che bel concertino”.
 
Ecco all’orizzonte Montecucco affacciarsi sulla borgata del Trullo, la cinepresa stringe sulla Vaccheria Silvestri e l’imponente Villa Kock, per poi scendere verso il Tevere per inquadrare la chiesetta di Santa “Passera”, santa protettrice mai esistita nella storia del cristianesimo. L’ipotesi più accreditata sul nome, è che esso derivi dalla storpiatura popolare del titolo Abbas Cyrus (padre Ciro), modificato in Appacero, Pacera e infine Passera.
 
All’interno della chiesa, eccezionalmente aperta per noi,  si conserva un ciclo di splendidi affreschi databili fra l’VIII e il XIII secolo. Al livello inferiore è l’oratorio ipogeo del V secolo, fondato sui resti di un antico sepolcreto romano databile fra il II e III secolo. Una visita imperdibile da percorrere a piedi o in bicicletta per conoscere un angolo di Roma curioso e segreto. Il programma di questa e altre visite da noi programmate è consultabile sul sito di Rome4u § Roma e Lazio x te.


Articolo curato da Valeria Scuderi dell'associazione culturale Roma e Lazio x te e pubblicato da RomeToday il 23 marzo 2013

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