Basiliche giubilari papali e minori - scopriamo quali

Articolo di Cristiana Berto e Valeria Scuderi 

guide turistiche presso Roma e Lazio x te
pubblicato il 29-11-16 - 2642➚

Salve cari amici, popolo dell’arte e amanti di Roma
ci eravamo lasciati parlando del giro delle 7 chiese ideato da San Filippo Neri alla fine del XVI secolo, nato per recuperare la memoria e valore della visita alle basiliche papali e minori, già mete dei primi pellegrinaggi a Roma, e ancora oggi tradizione viva e pulsante della fede e patrimonio romano da illustrare, conoscere e non perdere. 

Nel pomeriggio del giovedì grasso del 1552 mentre il carnevale incalzava, Filippo Neri insieme a un piccolo seguito di amici partiva come un “antico” pellegrino verso i luoghi santi di Roma alla ricerca del contatto col divino. I primi seguaci di Cristo che spinti da un fervido sentimento religioso giungevano nell’Urbe ritenevano che visitare le memorie degli apostoli avrebbe insignito di virtù chi faceva loro visita ed attribuivano inoltre alle sante reliquie un enorme potere salvifico. Quando poi nel VII secolo, a causa dell’invasione araba il viaggio in Terrasanta divenne un’impresa disperata, il primato di Roma divenne inattaccabile e il pellegrinaggio nella città eterna costituì il momento di più alta intensità della vita interiore di un cristiano. Filippo e i suoi sapevano tutto questo                                               
I Festeggiamenti del Carnevale Romano in una stampa di fine 700'
                                                    
dal film "State Buoni se Potete" di Luigi Magni 1983
....l’allegra comitiva si muoveva verso le antiche basiliche papali per venerare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo che versando il loro sangue per Cristo hanno reso sacro il suolo di Roma facendone il centro della cristianità nel mondo. Ma Filippo da buon romano d’adozione cercava di più, voleva sentire il battito pulsante dei santi romani che allora erano fortemente venerati dal popolo tutto nelle "basiliche minori" di San Lorenzo e di San Sebastiano, e voleva intensamente pregare davanti le reliquie della Passione conservate nella basilica minore di Santa Croce in Gerusalemme ed ancora sciogliersi davanti alla tenerezza dell’icona di Maria “Salus Popoli Romani” in Santa Maria Maggiore, tante volte invocata durante le pestilenze e le avversità cittadine.

Delle sette basiliche care a san Filippo Neri solo quattro sono "basiliche papali": San Pietro in Vaticano, cuore della cristianità mondiale, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore e fino alla metà del XIX secolo lo era anche San Lorenzo fuori le Mura. Esse in passato erano anche chiamate patriarcali perché destinate ciascuna ad uno dei cinque patriarchi principali della chiesa cristiana, di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme affinché ognuno di questi capi spirituali avesse una sede laddove risiedeva il primo di tutti loro, il papa. Grande era il valore ecumenico che si attribuiva loro. Oggi le quattro basiliche principali sono dette comunemente papali perché dotate di un altare sul quale solo il papa può celebrare l’eucaristia, hanno una porta santa che viene aperta in occasione degli anni giubilari, attraversandola i fedeli possono lucrare l’indulgenza plenaria alle condizioni suggerite dalla Chiesa.

S Pietro 
La basilica di San Pietro in Vaticano fu costruita in epoca costantiniana sull’area del Circo di Nerone e di una vicina necropoli dove secondo la tradizione fu crocifisso a testa in giù e sepolto il primo apostolo di Cristo, ma essa prende la sua forma attuale nel Rinascimento e nel Barocco grazie all’ opera di artisti come Bramante, Michelangelo e Bernini, che ne fanno un’opera immensa concepita per celebrare la sacralità della Chiesa Cattolica, così il desiderio di papi ambiziosi si concretizza nella più grande costruzione sacra esistente arricchita nel corso dei secoli di preziose opere d’arte. L’altare principale si innalza sulla tomba del primo Apostolo di Roma come dimostrano le recenti evidenze archeologiche. 

S Paolo dopo l'incendio del 1823
La basilica di San Paolo fuori le mura è la seconda più grande dopo San Pietro, fu costruita a partire dal IV secolo lungo la via Ostiense a tre km di distanza dal luogo che la tradizione indica come sito del martirio e della decapitazione di san Paolo detto “Tre Fontane”. Il corpo dell’Apostolo delle Genti giace sotto l’altare papale della basilica posta fori le mura, ricostruita dopo il devastante incendio del 1823 che risparmiò solo la zona del presbiterio e parte della navata centrale.

S Giovanni facciata di Alessandro Galilei 1734
La basilica di San Giovanni in Laterano, è la cattedrale della diocesi di Roma. Edificata per volontà dell’imperatore Costantino (306-337) su terreno imperiale, è l'unica fra le chiese paleocristiane a essere stata costruita all'interno delle mura Aureliane. Concepita per essere Madre e Capo di tutte le chiese dell’Urbe e del Mondo, fu inizialmente dedicata al Salvatore. Designata come sede della cattedra del vescovo di Roma e papa della comunità cattolica, incoronato al Laterano a fasi alterne fino al XIX secolo, ancora oggi continua a prendere possesso della cattedra posta in questa antica basilica, rinnovata e completamente trasformata per volere di papa Sisto V (1585-1590), poi convertita allo stile tardo barocco di Francesco Borromini e Alessandro Galilei (1650-1734). Resti della residenza papale sono ancora visibili nella cappella Sancta Sanctorum e nella Scala Santa. Accanto è il vasto complesso dei palazzi del Laterano.

Santa Maria Maggiore
La basilica di Santa Maria Maggiore che la tradizione vuole fondata da papa Liberio nel luogo dove la notte del  4 agosto 352, dopo l’apparizione della Vergine, cadde la neve in piena estate. Il 5 agosto viene ancora celebrata la “Neve di Maria”, bianchi petali di rose “nevicano” dal tetto della chiesa che raccolti dai fedeli sono portati ai malati. La chiesa accoglie la veneratissima icona della Madonna Salus Populi Romani e ospita diverse tombe di importanti pontefici romani. Presso l’altare principale c’è, sotto una semplice lastra, la tomba del Bernini. Il campanile della chiesa è il più alto di Roma.

S Croce in Gerusalemme e anfiteatro Castrenze
Santa Croce in Gerusalemme, basilica minore, fu edificata per venerare le reliquie della crocifissione portate a Roma da Elena, madre dell’imperatore Costantino, nel luogo dove erano i palazzi imperiali del Sessorio. Il pavimento della cappella di sant’Elena fu ricoperto di terriccio proveniente dalla Terrasanta e questo conferì alla chiesa il nome di “in Gerusalemme”. 

In San Lorenzo fuori le Mura, anch’essa basilica minore, si venera la tomba del diacono martire Lorenzo (258), anch’essa basilica costantiniana, si erge presso il colle del Verano, che dal 1814 ospita il primo cimitero comunale di Roma. Lorenzo primo diacono di Roma, detiene il primato fra i martiri più venerati dal popolo romano poiché dedito all'assistenza dei poveri e trionfatore sul paganesimo, fu arso sui carboni ardenti nella notte del 10 agosto, tradizionalmente associata al fenomeno delle stelle cadenti, considerate evocative dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato. 
S Lorenzo fuori le mura
La bellezza della basilica non nasconde la sua grandezza e la forte devozione del popolo romano, che vi si riunì innanzi in preghiera durante il primo bombardamento aereo alleato.

La basilica minore di San Sebastiano fuori le Mura sorge presso le catacombe omonime sull’ Appia Antica, sulla tomba del santo martire (288)venerato dai romani nel suo aspetto di soccorritore. Il complesso ipogeo è un sacro scrigno che raccoglie le spoglie dei primi cristiani di Roma, esso costituisce uno dei pochi cimiteri cristiani rimasti accessibili.

Cari amici, amanti di Roma, vi saluto e rimando al mio prossimo articolo 
A presto
Mattea Muratore



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Catacombe di S Sebastiano
basilica di S Sebastiano

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