Articolo di Cristiana Berto e Valeria Scuderi
guide turistiche presso Roma e Lazio x te
pubblicato il 29-8-15 - 999➹
pubblicato il 29-8-15 - 999➹
Accensione del SS Sacramento in S Maria dell'Orto-Trastevere |
Concludo oggi la mia trattazione sul giro delle sette chiese parlando degli altari privilegiati e dell'adorazione del Corpo di Cristo, atto liturgico fondamentale per la fede cristiana.
Ripensiamo a Filippo e i suoi compagni che allegramente si recavano alle quattro basiliche papali e ne attraversavano le porte sante. Esse offrivano ai fedeli un percorso straordinario verso la salvezza che non si concretizzava solamente nella venerazione del dolce volto della Vergine “Salus Populi Romani” della basilica di Santa Maria Maggiore o nella visita alle sacre spoglie dei primi apostoli Pietro e Paolo o ancora dei venerati santi Lorenzo e Sebastiano nelle rispettive basiliche. Ciò che di immenso valore si mostrava ai loro occhi, non per la venerazione ma per l’adorazione, era il corpo stesso di Cristo, deposto entro “altari privilegiati”, riccamente addobbati di fiori, e Cristo per i cristiani è la Porta del Paradiso. Così i pellegrini di Filippo come quelli del giubileo, oggi come in passato, attraversano “una” porta santa per giungere a quella che è “l’unica vera Porta Santa”, il Cristo.
Vergine "Salus Popoli romani" |
Probabilmente molti di voi da bambini nel periodo pasquale sono stati condotti a visitare i “sepolcri”. Si andava in diverse chiese a pregare davanti ai tabernacoli ornati di fiori, davanti ad “altari privilegiati”. Abbiamo ripetuto così senza saperlo un rito antichissimo di cui è veramente difficile rintracciare le origini, così come ha fatto prima di noi Filippo e i suoi amici. E ancora oggi questo rito continua a vivere alimentato dalla fede di chi crede.
prima stella della sera |
Adorazione del Corpo di Cristo |
Il processo storico che ha portato all’idea di sepolcro non è stato ancora chiarito nelle sue varie fasi ma di certo si riconosce l’influenza di un forte culto verso l’umanità sofferente di Cristo e il richiamo al santo Sepolcro di Gerusalemme che spesso nel corso dei secoli non fu facilmente visitabile perché nelle mani di popoli ostili al cristianesimo.
Santo Sepolcro di Gerusalemme |
Il termine “sepolcro” è in realtà un termine improprio che non è presente nei testi liturgici ma era diffuso nel linguaggio popolare come “altare” con elementi che rinviano alla sepoltura e al sepolcro di Gesù, sicché in seguito la Congregazione dei riti cercò di limitarne l’uso perché l’altare deve ricordare l’istituzione del sacramento e non la sepoltura di Gesù.
Pisside in oro e argento |
Dopo il Concilio di Trento il contenitore ligneo del Ss. Sacramento assume la forma di un’urna trapezoidale con uno sportello abbastanza ampio da permettere la collocazione della pisside e nel coperchio si dipinsero simboli eucaristici o della passione, talora l’immagine del volto sofferente di Gesù.
La Congregazione per il Culto divino nel 1988 stabilisce che il tabernacolo non deve avere la forma di un sepolcro, che si eviti il termine sepolcro, che la cappella della reposizione non sia allestita per rappresentare la sepoltura di Gesù ma per custodire il pane eucaristico che Gesù ha consegnato alla sua Chiesa ed esso verrà distribuito il venerdì santo, la cappella è aperta all’adorazione fino alla mezzanotte.
Attualmente i “sepolcri” si possono visitare nei giorni del venerdì santo, sabato santo e la domenica di Pasqua. Essi sono, aldilà del loro significato spirituale così denso per il fedele cristiano, una vera gioia per gli occhi del semplice visitatore. Ci colpiscono per la ricchezza degli addobbi con simboli eucaristici del pane e del vino, fiori, spighe di grano, rami d’ulivo, tutti simboli di vita e di resurrezione che ci invitano alla meditazione di un mistero.
Giro delle 7 chiese |
Forse oggi lo spirito della visita delle sette chiese è mutato, rimane tuttavia una delle tradizioni popolari più sentite dai fedeli romani. E di tradizioni e bellezze artistiche noi vogliamo ancora parlarvi…
Mattea Muratore
ps: per saperne di più sui preparativi del Giubileo vi invitiamo a CLICCARE sulla pagina ufficiale del Giubileo della Misericordia, ricordandovi che è possibile visitare tutti i luoghi del Giubileo della Misericordia in compagnia dell'associazione culturale Roma e Lazio x te che collabora con noi dal 2011, impiegando storici dell'arte e archeologi in possesso dell'abilitazione di guida turistica e regolarmente iscritti nell'albo delle guide turistiche della Provincia di Roma.
DISCLAIMER: Le foto presenti su questo blog sono state per la maggior parte tratte da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla nostra redazione in modo da ottenere immediata rimozione di dette immagini.
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