Il Casino Massimo Lancellotti, “piccola elegante sorpresa nel cuore di Roma”


Casino Massimo Lancellotti
All’esterno scrigno di antichità, all’interno un viaggio figurativo attraverso i più grandi poemi della letteratura italiana: la Divina Commedia, l’Orlando Furioso e la Gerusalemme Liberata.
Il piccolo casino è tutto ciò che rimane di una grande tenuta di caccia appartenuta dal 1564 ai marchesi Giustiniani, convertita poi in dimora estiva dai Massimo Lancellotti e scomparsa in seguito alla lottizzazione e costruzione del quartiere sorto intorno alla basilica di San Giovanni in Laterano all’indomani dell’Unità d’Italia.

Un cancello si apre su un meraviglioso giardino all’italiana, che alterna siepi ben curate a ruderi antichi. Il tutto culmina nella colossale statua di Giustiniano, opera di Arcangelo Gonnelli (1648ca), che specchiandosi nella fontana, dirige lo sguardo verso il villino rinascimentale, antico luogo d’evasione, riflessione ascetica e calma interiore.

L’aquila, stemma gentilizio dei Giustiniani, ne decora le mura insieme a stucchi e fregi marmorei. Un atrio a tre archi, tipico esempio del gusto tardo manierista, conduce alle stanze riccamente decorate secondo un serrato programma iconografico dettato dal marchese Carlo Massimo, che nel 1817 incaricò i Nazareni, gruppo di pittori “romantici” attivi in Germania, Austria e Baviera.

I Nazareni, così denominati per la lunga capigliatura, portarono una ventata di Romanticismo tedesco a Roma. Il loro stile, innovativo e anticonformista, caratterizzato dall’uso del colore crudo e dalle pennellate uniformi, si ispira al primo rinascimento italiano: Botticelli, il Perugino, Cosimo Rosselli, ma non manca di omaggi anche ai grandi Leonardo, Michelangelo e Raffaello, traducendosi in ribellione al gusto neoclassico in uso nella capitale.

Attraverso i loro affreschi ci si ritroverà “nel mezzo del cammin di nostra vita”, in una selva oscura, per poi entrare nell’inferno, da Paolo e Francesca e scendere dal Conte Ugolino. Si risalirà dal Purgatorio e si ammireranno gli otto cieli del Paradiso e la Trinità al centro della volta.
Il viaggio continuerà alla ricerca di Angelica, accompagnati dal furioso Orlando che ha perduto il senno per poi salire sul carro di Elia con Astolfo verso la Luna. Si verrà colpiti dall’emozione di vedere Goffredo di Buglione che libera Gerusalemme dopo le sanguinose battaglie contro i pagani.
Tutto questo in un sito, sede della Delegazione della Terra Santa in Italia dal 1938, che, nel pieno centro di Roma, permette di evadere dal traffico e rifugiarsi in un piccolo mondo avvolto dalla serenità, accompagnati dagli storici dell’arte di Rome4u § Roma e Lazio x te.

L'articolo e stato curato da Valeria Scuderi e Isabella Leone dell'associazione culturale Rome4u § Roma e Lazio x te e pubblicato il 3 febbraio 2015 da RomeToday
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